Biografia

Marcello Fattorini

Marcello Fattorini nasce ad Ariccia, in provincia di Roma, primogenito di sei fratelli, da una delle più antiche famiglie del paese ma anche una delle più modeste.

Come tanti giovani è appassionato di musica, anche se durante l’ora di canto a scuola viene spesso allontanato dal coro perché l’insegnante lo ritiene stonato.

Cresce lui e cresce anche la sua passione per la musica e per il canto, infatti comincia a farsi sentire in casa accompagnandosi con la chitarra.

Convinto delle sue capacità, si presenta a casa di Ferruccio Ricordi, in arte Teddy Reno, da cui riceve un parere favorevole e l’occasione di approfondire la sua preparazione artistica con il maestro Carlo Arden, accompagnatore musicale di Rita Pavone, dal quale prende alcune lezioni di canto unitamente alla cantante Donatella Moretti.

Il progetto ha un periodo di stasi. Teddy Reno ed il maestro Carlo Arden sono infatti impegnati in una tournée all’estero di Rita Pavone (Teddy era il suo manager).

Al rientro di Teddy Reno, Marcello, pronto a riprendere la sua preparazione, si ripresenta da lui, il quale, presente anche il padre del ragazzo, gli dice che il canto non è per lui e che avrebbe fatto bene a cercare altre strade.

Marcello, passato il primo momento di scoramento, si rimbocca le maniche e, credendo in se stesso, si unisce come cantante a vari gruppi musicali collaborando con Guido e Maurizio De Angelis, che in seguito diventeranno gli autori di notissime colonne sonore come Furia cavallo del West e Sandokan. In seguito con alcuni suoi amici musicisti fondano il complesso Gli Aponi.

I mezzi a disposizione sono pochi: il tinello di un amico diventa la loro sala prove. In questo complesso entra a far parte anche Vittorio Nocenzi, tastierista anch'egli alle prime armi, divenuto poi uno dei componenti del famoso Banco del Mutuo Soccorso.

Iniziano a suonare nei locali e, ovunque ricevano richiesta di esibirsi, riscuotono un notevole successo, molto dovuto alla voce di Marcello.

Passati alcuni mesi, arriva il primo vero provino. La casa discografica è la Ricordi di Milano e di colpo la sua vita cambia; la sua voce piace tantissimo agli addetti ai lavori e ai suoi colleghi già famosi della stessa etichetta tra i quali si annoverano Wilma Goich, Bobby Solo e Gianni Sanjust (che sarebbe diventato poi il suo manager).

Ottiene subito un contratto triennale e partecipa ad eventi organizzati dal giornale musicale Ciao Amici, dove la Ricordi lancia Marcello Fattorini, i Dik Dik e Bruno Lauzi. A queste manifestazioni prendono parte molti big del momento.

Marcello inoltre incide il brano Non ti chiedo del maestro Gianni Di Cristina, in un Qdisc, insieme a Marina Occhiena (futura voce de I ricchi e poveri) e Kico Fusco (Le Pecore Nere) e della Schola Cantorum. Tale Qdisc entra in vendita e se ne parla tutte le settimane nella rubrica musicale Gli Idoli del Juke Box del giornale Radiocorriere TV. Riceve elogi anche da altre riviste che prevedono per Marcello un futuro pieno di successo.

Con Non ti chiedo partecipa, con altri professionisti, alla registrazione di un programma a San Marino per la TV svizzera.

Un periodo meraviglioso e intensissimo, tanto che la casa Ricordi non lo fa partecipare al Cantagiro perché ritiene la sua voce più idonea alla partecipazione alla sezione giovani del Festival di Sanremo.

Teddy Reno viene a sapere dalla stampa l’evoluzione artistica di Marcello ed ascoltando le sue incisioni si ricrede sulle potenzialità artistiche e discografiche. Lo insegue per mesi, per convincerlo a cambiare casa discografica e a seguirlo alla R.C.A. Italiana, con la promessa di un futuro glorioso; riesce nel suo intento e Marcello accetta di sostenere un provino presso la R.C.A. Italiana, pur nutrendo tanti timori.

Supera il provino brillantemente ed i dirigenti Onorato, Zeppegno e Melis della R.C.A, vogliono a tutti i costi che entri a far parte della loro etichetta. Gli offrono un contratto allettante: Marcello accetta.

Il Direttore della Ricordi, dott. Micocci, appena venuto a conoscenza della decisione di Marcello di andare via, lo sommerge di lettere in cui gli fa presente ripetutamente tutto il lancio discografico già organizzato, tra cui la sua presenza nella sezione giovani al Festival di Sanremo, nella quale sarebbe stato l’unico partecipante portato quell’anno dalla stessa Ricordi nel settore Ribalta per Sanremo, dal quale, l’anno precedente, era uscito Bobby Solo.

Gli rappresenta inoltre la grande considerazione che si ha per lui prevedendo una carriera trentennale e cercando di dissuaderlo dalla decisione presa scrivendogli che sta sbagliando tutto.

Marcello tuttavia resta fermo sulla decisione presa.

Passato alla R.C.A. italiana e firmato il contratto che prevede l’incisione di almeno quattro dischi l’anno, i dirigenti della casa discografica, d’accordo con Teddy Reno, decidono di fare il suo lancio tramite il Festival degli Sconosciuti del 1965, anno in cui i finalisti incidono un disco 33 giri dove Marcello canta un brano inedito dal titolo È difficile.

Marcello riscuote molto successo e parlano di lui molte testate giornalistiche, tra cui Il Messaggero su cui scrive il giornalista Virgilio Crocco (marito di Mina).

Incide con l’etichetta ARC, della R.C.A., un 45 giri, contenente due brani A un passo dall’amore e Giuro, che vengono trasmessi in varie radio FM come Radio Montecarlo. Incide in italiano il brano La mia città, colonna sonora del film L’uomo dalla pistola d’oro. Per fini promozionali, inoltre, parte per una tournée che percorre i più grandi teatri d’Italia, insieme al complesso inglese dei Rokes e alla partecipazione di Rita Pavone.

Marcello continua la sua l'attività artistica, cantando in varie occasioni e partecipando ad eventi musicali e trasmissioni televisive quali Settevoci e Mare contro Mare.

Oggi Marcello prosegue la sua avventura artistica in pubblico e sul web.

In molti siti di estimatori della musica pop e nelle maggiori radio web, sat e FM, è possibile ascoltare le sue interpretazioni.